Una coltre di cenere copre l’Ucraina: I cristiani si uniscono alla preghiera per la pace

Il culto ecumenico online del Mercoledì delle Ceneri presenta testimonianze di città ucraine sotto attacco

Il Mercoledì delle Ceneri, 2 marzo, i cristiani di tutto il mondo si sono uniti in un possente culto di denuncia e solidarietà con tutti coloro che soffrono per gli effetti dell’invasione russa dell’Ucraina. Il culto ecumenico online ha visto la partecipazione di pastori e parrocchiani ucraini che vivono in paesi e città che sono sotto attacco da quando aerei da guerra russi, carri armati e truppe hanno iniziato un assalto coordinato lungo il confine orientale dell’Ucraina la scorsa settimana.

Il culto di preghiere e canti, riflessioni quaresimali e testimonianze personali è stato organizzato congiuntamente da varie comunioni cristiane mondiali, tra cui la Federazione Mondiale Luterana (LWF), la Comunione Mondiale delle Chiese Riformate (WCRC), il Consiglio Metodista Mondiale (WMC), la Conferenza Mondiale Mennonita (MCM), la Conferenza delle Chiese Europee (CEC) e la Comunione Anglicana.

“Una coltre di cenere copre l'Ucraina. La chiamata di Dio invita l'umanità alla responsabilità: Dov'è tuo fratello, Caino? Vogliamo gridare questa rivendicazione nei cuori e nelle menti dei responsabili di tutta questa violenza.”
Rev. Anne Burghardt
Lutheran World Federation, LMF

Nelle sue parole introduttive, il segretario generale della LWF, Rev. Anne Burghardt, ha condannato “la politica cinica” di coloro che hanno “gettato il mondo in tempi ai quali avevamo sperato di non tornare mai più”. Parlando degli “orrori della guerra e dello sfollamento”, ha detto: “Una coltre di cenere copre l’Ucraina. La rivendicazione di Dio chiama l’umanità alla responsabilità: Dov’è tuo fratello, Caino? Vogliamo gridare questa rivendicazione nei cuori e nelle menti dei responsabili di tutta questa violenza”.

Battere le spade nei vomeri

Più di tremila persone provenienti da 80 paesi hanno partecipato alla liturgia, condividendo preghiere per la pace da tutti i diversi continenti. Riflettendo sul passo del profeta Michea sulla necessità di battere “le spade nei vomeri e […] le lance nei falci”, il Rev. Dr Hanns Lessing, segretario generale ad interim del WCRC, ha detto che queste parole hanno ispirato gli operatori di pace per quasi 3.000 anni. Fare la pace è un lavoro duro, ha detto, ma tutte le chiese sono chiamate a questo compito oggi. Parlando a nome di tutte le comunioni mondiali riunite per l’evento, ha aggiunto: “Siamo impegnati a sostenere le chiese in Ucraina, ora e nei giorni difficili che verranno.”

Tra le testimonianze provenienti da diverse parti dell’Ucraina, il reverendo Alexander Shevchenko della Chiesa Metodista Unita di Luhansk, la città al confine con la Russia che si trova in conflitto dal 2014. Ha pregato per la pace tra russi ed ucraini, e per decisioni sagge da parte dei leader di governo nella regione e oltre. Il vescovo Pavlo Shvarts della Chiesa Evangelica Luterana Tedesca in Ucraina ha parlato nelle vicinanze della città assediata di Kharkiv, chiedendo una pace giusta e che aggressori e vittime siano nominati come parte di questo processo.

Il pastore Alexey della chiesa mennonita nella città portuale sud-orientale di Berdyansk ha mostrato delle strade vuote e dei negozi chiusi, dicendo che il carburante è stato razionato e ci sono preoccupazioni sulla disponibilità di cibo e medicine qualora il conflitto continui. Kriszta Bado della chiesa riformata nella regione occidentale della Transcarpazia, ha parlato in modo commovente delle migliaia di persone che fuggono attraverso il confine in Ungheria, dove i pastori e le congregazioni si stanno mobilitando per prendersi cura di questi rifugiati.

Taras Diatlik dell’Alleanza evangelica mondiale in Ucraina occidentale e Marek Glodek dell’Unione battista polacca hanno ringraziato per l’organizzazione delle chiese che stanno sostenendo le persone in questo momento di bisogno, compreso l’aiuto per gli studenti e i seminaristi in fuga all’estero o in luoghi più sicuri. Padre Mykola Danilevich della Chiesa ortodossa ucraina, Patriarcato di Mosca, nella capitale Kyiv, ha detto che fino a 80 persone si rifugiano sottoterra nella sua parrocchia ogni notte per sfuggire ai bombardamenti. “Restiamo con la nostra gente”, ha detto, ringraziando tutti i suoi colleghi ortodossi, protestanti e cattolici che chiamano per offrire preghiere e sostegno continui.

Il servizio si è concluso con un appello per i cristiani a portare speranza attraverso le preghiere e l’azione in questo momento di crisi. Il Rev. Dr. J.C. Park, Presidente del Consiglio Metodista Mondiale, ha condannato quella che ha chiamato “una nuova guerra fredda” e “la spregevole propaganda delle armi nucleari”. César Garcia, segretario generale della Mennonite World Conference, ha detto che le persone di fede sono chiamate a “incarnare la speranza per gli altri”, proprio come fecero le prime comunità cristiane, che si alzarono contro il conflitto e l’oppressione nel loro tempo.

Articolo da: Lutheran World Federation, 3 marzo 2022

Leggi l’articolo in lingua inglese: https://www.lutheranworld.org/news/pall-ashes-covers-ukraine-christians-join-prayer-peace

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