Il diritto alla solidarietà, il dovere del soccorso dei migranti

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Da NEV dell’ 11 maggio 2018

Giovedì 24 maggio, alle ore 13, presso la Sala stampa della Camera dei deputati in via della Missione 4, avrà luogo la conferenza stampa dal titolo “Il diritto alla solidarietà, il dovere del soccorso in mare dei migranti”, in occasione della quale la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) e la Ong spagnola Proactiva Open Arms presenteranno un programma di collaborazione per le missioni di search and rescue nel Mediterraneo.

“Accogliere e soccorrere chi rischia la vita è un impegno alla base della nostra vocazione di cristiani e della nostra testimonianza di chiese – dichiara il presidente Luca Maria Negro–. Come Federazione delle chiese evangeliche abbiamo quindi ritenuto di doverci impegnare direttamente anche nel soccorso in mare e per questo abbiamo deciso di avviare un partenariato con la Ong Proactiva Open Arms, che da anni opera meritoriamente e con efficacia per salvare le vite di chi, fuggendo da persecuzioni e povertà, attraversa il Mediterraneo”.

height=”324″ />Dopo i saluti dell’On. Riccardo Magi, di +Europa, interverranno: Luigi Manconi, direttore dell’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (UNAR); Luca Maria Negro, presidente FCEI; Maria Bonafede, consigliera FCEI; Riccardo Gatti, capo missione e capitano Proactiva Open Arms; Paolo Naso, coordinatore programma Mediterranean Hope della FCEI. Modera Gian Mario Gillio, direttore responsabile agenzia NEV – Notizie evangeliche (FCEI).

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Per l’occasione verrà presentato il volume “Sul mare spinato” con i disegni di Francesco Piobbichi, edito da Com Nuovi Tempi e realizzato nell’ambito del programma Mediterranean Hope della Fcei.

Alle ore 19 avrà luogo la serata pubblica presso la sala metodista di via Firenze 38 a Roma. Interverranno Luigi Manconi, Maria Bonafede, Riccardo Gatti e Francesco Piobbichi.

Per accrediti e prenotazioni accrediti@confronti.net

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La solidarietà non è reato

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Da NEV del 2 maggio 2018

La Federazione delle chiese evangeliche in Italia interviene nel caso dei tre attivisti arrestati dalla gendarmeria francese durante una manifestazione sul confine alpino tra Francia e Italia a favore dei migranti

Paolo Naso: “Non possiamo sottrarci al dovere morale di rivendicare il diritto alla solidarietà e al soccorso umanitario, sia sui sentieri di montagna che sulle acque del Mediterraneo”

“La nostra solidarietà alle associazioni, ai cittadini e alle cittadine che stanno assistendo i migranti in condizioni di difficoltà e vulnerabilità sui sentieri che collegano l’Italia alla Francia”. Lo afferma Paolo Naso, coordinatore di Mediterranean Hope–Programma rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), alla vigilia della sentenza preliminare relativa al caso di tre attivisti – due svizzeri e una italiana – accusati di associazione criminale e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Lo scorso 27 aprile hanno partecipato a una marcia da Bardonecchia a Claviere-Briançon, e sono stati arrestati dalla gendarmeria francese alla fine della manifestazione, svoltasi senza incidenti.

“Abbiamo fiducia nella magistratura francese – conclude Naso – ma non possiamo sottrarci al dovere morale di rivendicare il diritto alla solidarietà e al soccorso umanitario, sia sui sentieri di montagna che sulle acque del Mediterraneo”.

La FCEI è tra i promotori italiani dell’iniziativa dei cittadini europei (ICE) “Welcoming Europe – per un’Europa che accoglie” che, tra le altre cose, chiede l’abolizione a livello dell’Unione europea del reato di soccorso. E’ possibile firmare la petizione andando sul sito della campagna. Per maggiori informazioni clicca qui.

Per il comunicato online clicca qui: http://www.nev.it/nev/2018/05/02/la-federazione-delle-chiese-evangeliche-la-solidarieta-non-reato/

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Dialogo. A Salisbury (GB) l’incontro dei battisti e dei metodisti mondiali

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Rappresentanti dell’Alleanza battista mondiale (BWA) e del Consiglio metodista mondiale (WMC) si sono riuniti dal 14 al 21 marzo presso il Sarum College di Salisbury (Gran Bretagna).

Si è trattato dell’ultimo incontro di una serie di dialoghi bilaterali, iniziati nel 2014, che le due famiglie confessionali hanno dedicato al tema della “fede che opera per mezzo dell’amore” (Galati 5:6).

Il gruppo di dialogo tra battisti e metodisti è copresieduto da Tim Macquiban, pastore della chiesa metodista di Ponte Sant’Angelo a Roma e direttore dell’Ufficio ecumenico metodista di Roma (MEOR), e dal pastore Curtis Freeman, direttore della Casa di studi battista alla Duke University (USA).

“Quest’incontro – spiega Macquiban – è servito per definire il Rapporto che il prossimo luglio verrà presentato al WMC e alla BWA per l’approvazione definitiva da parte dei due organismi confessionali”.

Il testo del Rapporto comprende temi che spaziano dalla storia ed eredità delle due tradizioni alla natura della chiesa, dalle dottrine della giustificazione e della santificazione al battesimo e alla missione.

Da NEV del 22 marzo 2018

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Communique From the Bilateral Dialogue Between

The Baptist World Alliance and the World Methodist Council

Representatives of the Baptist World Alliance and the World Methodist Council met March 14–21, 2018 at Sarum College, Salisbury, England. The meeting was the last of the rounds of conversations of the international dialogue between Methodists and Baptists which started in 2014. The overall theme of the dialogue has been faith working through love. The delegations were welcomed by the Principal of Sarum College, the Revd. Canon Professor James Woodward, at an ecumenical reception which included the Chair of the Southampton Methodist District, the Revd. Dr. Andrew Wood, the Acting Dean of Salisbury Cathedral, Canon Edward Probert, and ministers, deacons and stewards from local Baptist and Methodist churches.

The dialogue is co-chaired by Rev. Dr. Tim Macquiban, the Director of the Methodist Ecumenical Office Rome, Italy, and Rev. Dr. Curtis Freeman, Research Professor and Director of the Baptist House of Studies at Duke University Divinity School, Durham, North Carolina. Rev. Dr. Paul Chilcote, Professor at Asbury Theological Seminary in Florida, serves as co-secretary.

Other members of the Methodist delegation present were Dr. Ulrike Schuler, Professor at the Reutlingen School of Theology in Germany; the Rev. Christine Gooden-Benguche, Secretary, Jamaica District Conference, Methodist Church in the Caribbean and the Americas and Rev. Professor Emeritus Robert Gribben of the Uniting Church Faculty of Theology, Melbourne, Australia . The additional Baptist members present were Rev. Dr. Deji Isaac Ayegboyin, Professor of Religious Studies, University of Ibadan, Nigeria; Dr. Valérie Duval-Poujol, Lecturer of Biblical Exegesis, Catholic Institute, Paris, France; Rev. Dr. Timothy George, Dean of Beeson Divinity School, Samford University, Birmingham, Alabama; and Rev. Dr. Stephen Holmes, Head of School of Divinity, University of St. Andrews, St. Andrews, Scotland, Rev. Dr. R. L. Hnuni, Principal of Greenhill Public School, Aizawl, Mizoram, India.

The participants worshipped together each day drawing on the two traditions, and attended the Sunday service at Salisbury Methodist Church where Rev. David Hookins led the service. They made a tour of local places of interest including Stonehenge, Old Sarum and George Herbert`s church at Bemerton as well as touring and worshiping in the Cathedral.

This last meeting of the dialogue team prepared the Report and Study Guide to be presented to the respective bodies for approval, summing up its conversations on the history and heritage of the two traditions, the nature of church, authority and their relation to doctrines of justification and sanctification, Baptism and Christian Initiation, Worship and Mission, with recommendations. The final report will be presented in July to the next World Methodist Council and to the Executive Committee of the Baptist World Alliance.

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CAMPAGNA ETIKA 2024

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CAMPAGNA ETIKA 2024

 
Anche quest’anno torna la campagna Etika, con le arance solidali di Mediterranean Hope. 
 
L’ospedale di Al-Ahli ripreso alcune ore dopo l’attacco.

CONFLITTO ISRAELE – PALESTINA

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CONFLITTO ISRAELE - PALESTINA

Documento su Israele-Palestina approvato dall’Assemblea della Federazione delle chiese evangeliche in Italia nella seduta di sabato 21 ottobre 2023. 

Ancora una volta in Medio Oriente scoppiano scontri armati che in pochi giorni hanno causato
migliaia di vittime israeliane e palestinesi. 

Il brutale attacco terroristico di Hamas contro obiettivi civili israeliani del 7 ottobre scorso ha infatti provocato la prevedibile e forse calcolata reazione di Israele che, a sua volta, ha colpito civili palestinesi. Questi eventi hanno mostrato la disumanizzazione del prossimo, che porta alla comprensione dell’altro come nemico da distruggere.

Ancora una volta si è così innescata una spirale di odio e di violenza che ha come prime vittime civili impauriti e talora indifesi, come le migliaia di persone che speravano di trovare rifugio nell’ospedale Al Ahli Arab di Gaza e che, invece, sono diventate bersaglio di un’azione militare le cui responsabilità sono ancora da accertare. 

La Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (FCEI) con il pensiero rivolto alle vittime di questa tragica escalation militare, incoraggia le chiese a pregare per una giusta pace in Medio Oriente, costruita sui pilastri della giustizia, della sicurezza e dei diritti umani per tutti i popoli della regione.

 

L’ospedale di Al-Ahli ripreso alcune ore dopo l’attacco.
L’ospedale di Al-Ahli ripreso alcune ore dopo l’attacco.

 

Associandosi agli organismi ecumenici, a iniziare dal Consiglio Ecumenico della Chiese (CEC), per parte sua chiede al governo italiano di adoperarsi per favorire il cessate il fuoco da tutte e due le parti e, nell’immediato, per l’apertura di corridoi umanitari che consentano alla popolazione civile di raggiungere luoghi sicuri e protetti.

Esprime la propria costernazione per la popolazione civile di Gaza che viene indiscriminatamente colpita da questa escalation, in contrasto con i principi della Convenzione di Ginevra, e chiede che vengano garantiti canali umanitari per l’approvvigionamento alimentare, il soccorso e la cura dei feriti.

Esecrando la strategia terroristica di Hamas e di altre sigle del fondamentalismo islamista, prende positivamente atto delle posizioni assunte dalle principali associazioni dei musulmani in Italia e auspica la creazione di un ampio fronte ecumenico e interreligioso, capace di opporsi con tutte le sue forze all’uso blasfemo del nome di Dio per giustificare guerre, violenze e atti terroristici.

Denuncia la violenza dell’antisemitismo che, talvolta coperto da argomentazioni politiche, continua a colpire anche in Europa.

Al tempo stesso respinge l’idea falsa e strumentale che i terroristi di Hamas rappresentino il popolo palestinese o siano genuina espressione dell’Islam. Come ogni fondamentalismo politico-religioso, anche quello di Hamas è un’ideologia estremista avversata da milioni di musulmani, nel mondo arabo come altrove.

 

Una donna palestinese e un ragazzo israeliano camminano pacificamente insieme. Questa foto è un segno di speranza?
Una donna palestinese e un ragazzo israeliano camminano pacificamente insieme. Questa foto è un segno di speranza?
 

Nella convinzione che non ci sarà mai pace senza giustizia e sicurezza, sia per gli israeliani che per i palestinesi, incoraggia le chiese a partecipare a manifestazioni e movimenti che si impegnino in questa direzione inclusiva, capace di comprendere le ragioni, le differenze e la disperazione degli uni come degli altri.

Nei limiti delle sue possibilità e facendo tesoro delle iniziative in passato realizzate – come, ad esempio, il sostegno, sia in Palestina sia in Israele, a progetti umanitari, sanitari ed educativi oppure la promozione dell’incontro e del dialogo tra israeliani e palestinesi tramite i programmi Semi di pace e Fiori di pace – si impegna a sostenere azioni ecumeniche, interreligiose e internazionali che vadano in questa direzione.

Raccogliendo l’appello di quegli israeliani e di quei palestinesi e di quanti in tutto il mondo oggi invocano la pace, invita alla preghiera e all’impegno perché, in un tempo così buio, non si smarrisca l’obiettivo di una soluzione pacifica di questo troppo lungo conflitto, che comprenda la creazione di un vero Stato palestinese, da una parte, e la sicurezza dello Stato israeliano dall’altra, in un Medio Oriente pacificato e riconciliato.

Questa visione, che negli anni ’90 del secolo scorso sembrò poter diventare un sostenibile progetto politico, oggi appare una fantasia fuori tempo e contraria a ogni logica militare, anche per la non incisività della comunità internazionale e delle Nazioni Unite e, talora, per il disinteresse di chi avrebbe potuto interloquire con le parti in conflitto. Eppure, come credenti, ci sembra ancora possibile imboccare le strade di pace e giustizia indicate da tante profezie, che proprio in queste terre sono state annunciate al mondo.

 

UDINE E GORIZIA

UDINE E GORIZIA


Nel fine settimana del 21 e 22 ottobre il presidente dell’OPCEMI si è recato in visita alle chiese metodiste di Udine e Gorizia. Il sabato ha avuto un incontro con il consiglio di chiesa e la comunità di Udine e la domenica ha presieduto il culto nella chiesa di Gorizia a cui è seguita un’agape fraterna e un incontro con il consiglio di chiesa.

Il ministero interculturale, Stoccarda 12-19 settembre

Il ministero interculturale, Stoccarda 12-19 settembre