14 maggio: giornata interreligiosa globale di preghiera per la fine del COVID-19

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Il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) invita tutte le chiese membro a osservare il giorno di preghiera promosso congiuntamente dall’Alto Comitato per la Fraternità umana e rivolto a tutti i leader religiosi e ai popoli di tutto il mondo

Di  Agenzia NEV – 8 Maggio 2020

Roma (NEV), 8 maggio 2020 – Il segretario generale ad interim del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), Padre Ioan Sauca, invita tutte le Chiese membro ad osservare la giornata di preghiera globale giovedì 14 maggio. Si tratta di un’iniziativa congiunta dell’Alto Comitato per la Fraternità umana, di cui il CEC fa parte, per chiedere a Dio “preghiere e suppliche” per porre fine alla pandemia di COVID-19. L’appello è rivolto a tutti i leader religiosi e ai popoli di tutto il mondo.

“Molte persone stanno sperimentando paura e incertezza, nonché traumi, separazione, isolamento e persino morte nelle loro famiglie o nelle loro comunità ecclesiali” ha detto Sauca.

“Mentre continuiamo ad attraversare questa crisi sanitaria globale, l’unità del mondo attraverso la preghiera riflette la nostra volontà di prenderci cura gli uni degli altri – ha continuato il segretario ad interim -. Le chiese membro del CEC possono, ciascuna secondo la propria tradizione e là dove si trovano, sostenersi a vicenda, guardare all’esterno, ai bisogni del prossimo e rafforzare la nostra unica famiglia umana”.

Nell’appello alla preghiera in tutto il mondo, il comitato ha dichiarato: “Ognuno, ovunque si trovi e secondo gli insegnamenti della propria religione o fede, dovrebbe implorare Dio di liberare noi e il mondo intero da questa pandemia, di salvarci da questa avversità”.

La chiamata del comitato sottolinea anche l’importanza di chiedere a Dio “di ispirare gli scienziati a trovare una cura che possa far regredire questa malattia e di salvare il mondo intero dalle ripercussioni sanitarie, economiche e umane di questa grave pandemia”.

Il comitato suggerisce inoltre di dedicare un giorno “al digiuno, a opere di misericordia, preghiere e suppliche, per il bene di tutta l’umanità”.

L’Alto Comitato per la fraternità umana è stato istituito lo scorso anno come risposta concreta al Documento omonimo firmato ad Abu Dhabi nel febbraio 2019 da papa Francesco e del Grande Imam, Ahmad Al-Tayyeb, a conclusione del Forum interreligioso presso il Fonder’s Memorial a cui ha partecipato anche il Segretario uscente del CEC, pastore Olav Fykse Tveit.

Potete trovare qui una prima preghiera a riguardo.

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