Metodisti Usa. Aiuti ai richiedenti asilo al confine con il Messico

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1,1 milioni di dollari per sostenere il programma “Leading with Welcome” di Church World Service a favore dei migranti che arrivano al confine meridionale degli Stati Uniti

A fine marzo la leadership di United Methodist Committee on Relief (Umcor) ha stabilito un finanziamento di 1,1 milioni di dollari per sostenere il programma “Leading with Welcome” dell’organizzazione umanitaria Church World Service, rivolto ai richiedenti asilo che si trovano al confine meridionale degli Stati Uniti.

Erol Kekic, vicepresidente senior del programma immigrazione e asilo di Church World Service, ha dichiarato in un’intervista rilasciata al Christian Post che i fondi serviranno a fronteggiare un bisogno che sta crescendo di settimana in settimana.

Il programma, già attivo nelle aree metropolitane circostanti di Jersey City (New Jersey), Miami (Florida), e Houston (Texas), oltre a «gestire i casi dei richiedenti asilo, assicura l’accesso ai servizi legali gratuiti o a basso costo».

La necessità di ampliare il programma ha le sue motivazioni nel fatto che il numero degli arrivi ai confini sta crescendo rispetto al passato. «Senza l’accesso a un sistema di accoglienza che includa supporto legale e una certa rappresentanza, è molto difficile, se non impossibile, per i richiedenti asilo ottenere l’assistenza legale di cui hanno bisogno», ha dichiarato Erol Kekic.

«Il nostro sforzo cerca di creare una comunità più accogliente negli Stati Uniti dopo anni di maltrattamenti e politiche di immigrazione fallite attuate da Stephen Miller e dall’amministrazione Trump».

Con il finanziamento approvato, il programma “Leading with Welcome” potrà assumere presso i centri di rifugio affiliati alla United Methodist Church, personale aggiuntivo che contribuirà a migliorare le operazioni di accoglienza, le infrastrutture, i trasporti e il numero dei letti.

«UMCOR è membro di CWS e ha una relazione di lunga data con l’organizzazione. Fa parte del nostro DNA, fin dalla nostra fondazione durante la Seconda guerra mondiale, aiutare le persone ad affrontare circostanze simili. Stiamo ripristinando le infrastrutture necessarie per aiutare le persone che attraversano il confine e siamo lieti di proseguire ancora oggi questo impegno», ha spiegato Roland Fernandes, segretario generale di United Methodist Global Ministries e di UMCOR.

All’indomani della Seconda guerra mondiale, 17 denominazioni fondarono Church World Service per «fare insieme ciò che nessuno di noi poteva sperare di fare altrettanto bene da solo».

Fernandes ha aggiunto che l’organizzazione diaconale cerca di dare il suo contributo per «ricostruire un sistema di gestione dell’immigrazione che rispetti i diritti umani in modo che, indipendentemente da chi è il presidente, la situazione al confine non degeneri».

Articolo da Riforma.it

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