La commemorazione ecumenica si svolgerà sull’isola sabato 3 alle 18, per ricordare le vittime del naufragio del 2013, in cui morirono 368 persone
All lives matter, tutte le vite contano. Questo il titolo scelto quest’anno per la commemorazione ecumenica che si svolgerà sabato 3 ottobre a Lampedusa, per ricordare le vittime del naufragio del 2013.
L’appuntamento è promosso dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia, presente sull’isola proprio a seguito di quella tragedia, con gli operatori del suo programma migranti e rifugiati, Mediterranean Hope, e dalla parrocchia di San Gerlando di Lampedusa.
“Vogliamo riprendere e ricordare anche quanto è successo negli ultimi mesi negli Stati Uniti, con il movimento Black lives matter, ricordare che le morti avvengono anche ogni giorno nel Mediterraneo, e connettere tutte queste lotte per i diritti delle persone – spiega Marta Bernardini, operatrice di Mediterranean Hope, programma della FCEI – . Sarà una liturgia semplice e laica, con esperienze, voci, racconti e riflessioni di persone che vivono le migrazioni e l’isola”.
Per le chiese protestanti saranno presenti il teologo Daniele Garrone, la vice presidente FCEI Christiane Groeben e il coordinatore di Mediterranean Hope, Paolo Naso.
La commemorazione vedrà anche la partecipazione di alcuni sopravvissuti del naufragio del 2013 e di Vito Fiorino, uno dei pescatori che salvò diverse persone in mare, quella tragica notte.
Al termine dell’evento ci sarà un momento simbolico di ricordo delle vittime, con un piccolo allestimento al centro della chiesa, e una lettura conclusiva.
The music lovers sono un gruppo di giovani lampedusani che curerà la parte musicale dell’iniziativa.
Nel corso della manifestazione saranno rispettate il distanziamento e tutte le misure legate all’emergenza sanitaria Covid-19.
Qui la liturgia completa con tutti i testi.
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