Roma (NEV/Riforma.it), 8 marzo 2021 – Perché parlare della storia delle donne nelle chiese proprio l’8 marzo? Perché, spiega la presidente della Federazione delle donne evangeliche in Italia, pastora Gabriela Lio, a nome del Comitato nazionale, “nelle chiese cristiane è ancora presente in modo trasversale un’ermeneutica patriarcale e misogina dove il pensiero, l’elaborazione teologica delle donne e le loro intuizioni nella “pratica del partire da sé” vengono messe a tacere o rese invisibili, poiché prevale una presunzione di universalità che ostacola la consapevolezza di una parzialità sessuata. Tutto ciò non aiuta a recuperare gli elementi necessari perché anche alle donne siano garantite libertà, dignità e giustizia”.
La Giornata internazionale dei diritti della donna è sempre più intrecciata con le campagne contro la violenza di genere, i femminicidi, le disparità che ancora oggi fanno parte del vissuto di troppe donne anche nei paesi cosiddetti “sviluppati”. Una situazione che, come si è detto più volte, è ulteriormente peggiorata a causa della pandemia Covid-19. E il mondo delle chiese non è affatto estraneo a questo fenomeno, ricorda Lio: “Il cristianesimo è ancora uno dei luoghi dove le donne soffrono una delle più radicali esperienze di silenziamento, discriminazione e invisibilizzazione dove tanto le traduzioni del testo biblico quanto l’ermeneutica “hanno influenzato la visibilità, l’impegno delle donne nella chiesa e nella società” nonché i tanti talenti femminili che devono essere dissotterrati per essere messi al servizio delle chiese”.
Da qui l’idea della tavola rotonda online promossa dalla Fdei in collaborazione con Riforma, e intitolata “Ri-immaginare e Ri-leggere la storia delle donne nella chiesa”. Un incontro che nasce con l’auspicio «che in un futuro immediato il cristianesimo promuova ogni elemento che restituisca libertà, dignità e giustizia alle donne nella chiesa e nella società, consapevole che le disuguaglianze storiche hanno tuttora un impatto enorme sulle donne».
Questo momento di confronto partirà dall’omonimo report del Dipartimento di Teologia dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (Ucebi), curato da Silvia Rapisarda e Cristina Arcidiacono, in seguito al IX Convegno teologico internazionale battista (Bicte) sul Ministero pastorale delle donne organizzato dall’Alleanza Mondiale Battista e tenutosi alle Bahamas nel luglio 2019 (ne avevamo parlato qui con il resoconto della pastora Cristina Arcidiacono e qui “lanciando” il dossier pubblicato sul sito dell’Ucebi).
Il confronto fra punti di vista ed esperienze molto diverse, rappresentati da Cristina Arcidiacono (battista), Susanna Giovannini (pentecostale), Serena Noceti(cattolica) e Letizia Tomassone (valdese), metteranno in luce anche la dimensione ecumenica del dibattito sul ruolo delle donne nelle chiese: un dibattito contrastato e difficile, in cui però (come ha scritto Noceti nel volume collettivo Donne di Parola. Pastore, diacone e predicatrici nel protestantesimo italiano curato da Letizia Tomassone) “con la consacrazione delle pastore si è attivato un lento ma irreversibile processo di riformulazione dell’istituzione Chiesa e della sua forma”.
Come conclude la presidente della Fdei a nome del Comitato nazionale, “in sostegno alle donne che, all’interno della propria organizzazione ecclesiastica, oggi chiedono a pieno titolo l’accesso ai ministeri e alla vita ecclesiale, e in solidarietà con le donne dinanzi alle nuove disuguaglianze e all’aumento insostenibile di violenze di genere, crediamo che per contrastare tali violenze sia necessaria una serie mirata di azioni, fra le quali vi è senz’altro quella di mantenere vivo il dibattito sui temi che riguardano un sempre maggiore coinvolgimento e una maggiore valorizzazione dei talenti femminili, oltre che il contrasto alla violenza fisica e simbolica nei loro confronti”.
L’appuntamento si svolgerà sulla piattaforma Zoom oggi, lunedì 8 marzo, alle 18. Per partecipare occorre inviare una e-mail a: zoom@riforma.it. L’incontro sarà trasmesso anche in diretta sulla pagina Facebook di Riforma-Eco delle Valli Valdesi.