#Sinodovaldese – Culto di apertura: chi si uniforma alla barbarie del proprio tempo non ha il diritto di pregare

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Da www.nev.it del 26 agosto

E’ una predicazione contro il peccato culturale di chi si uniforma e si lascia plasmare dallo spirito del tempo, quello pronunciato oggi pomeriggio dal pastore Emanuele Fiume durante il culto che ha aperto a Torre Pellice (To) il Sinodo delle chiese metodiste e valdesi. Partendo dall’intenso brano profetico di Isaia 59, Fiume ha spiegato come questo peccato culturale diventi cultuale e poi sociale.

Il primo riferimento è al teologo luterano tedesco Dietrich Bonhoeffer, morto nel 1945 in un campo di prigionia nazista che diceva: “Chi non alza la voce in favore degli ebrei, non ha diritto di cantare il gregoriano!”: cioè chi con il proprio silenzio si uniforma alla barbarie del proprio tempo “non ha il diritto di pregare. Il peccato culturale diventa peccato cultuale”, tanto che “il mio canto irrita le orecchie del Signore”.

Non c’è però bisogno di spingersi indietro nel tempo per trovare esempi calzanti di questo peccato culturale, perché anche il nostro presente né è pieno. “All’inizio – ha affermato il predicatore – c’è  il peccato culturale: egoismo, menzogna e demonizzazione dell’avversario” che echeggiano in affermazioni come “La gente è stufa – condividi se sei indignato – se a te interessa degli altri, perché non te li prendi a casa tua?’. “Poi – ha proseguito Fiume – il peccato cultuale, con vangelini – ben chiusi – esibiti in campagna elettorale con ben altri intenti che la propria edificazione spirituale e, più in generale, con la religione degradata a simbolo identitario orgoglioso ed escludente. E infine il peccato sociale: la minaccia di chiusura dei porti agli immigrati da parte di settori del governo italiano al fine di esercitare una pressione internazionale”.

Il corteo sinodale si avvia dalla Casa valdese verso il tempio – Torre Pellice 26 agosto 2018

Il testo di Isaia ci conduce a confessare il nostro peccato culturale, da cui nessuno può dirsi immune, ma anche ci rassicura della presenza del Signore anche in questo tempo con il suo patto e la sua promessa che “ le mie parole che ho messe nella tua bocca non si allontaneranno mai dalla tua bocca, né dalla bocca della tua discendenza, né dalla bocca della discendenza della tua discendenza”. Una Parola libera, critica, che non si conforma allo spirito del tempo, ma è animata dallo Spirito di Dio.

Il testo integrale del sermone è disponibile sul sito della chiesa valdese in italiano, inglese, tedesco e francese.

Durante il culto è stata raccolta una colletta a favore degli sfollati del ponte Morandi di Genova.

I lavori del Sinodo sono proseguiti con l’elezione del seggio dell’Assemblea, presidente il pastore Daniele Bouchard e vice presidente Patrizia Bertesi, ed entreranno nel vivo domani con un fitto programma che comprende la presentazione della Ricerca Sociologica su Rispondenza e Statistiche Ecclesiastiche “Ri.So.R.S.E.”, il Bilancio sociale 2017 delle Chiese metodiste e valdesi e la consegna del “World Methodist Peace Award” all’Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia (OPCEMI). 

L’Agenzia stampa NEV-notizie evangeliche sarà presente come Ufficio stampa del Sinodo sin da sabato 25 agosto presso la “Casa Valdese” di Torre Pellice, in via Beckwith 2, tel. 0121.950035 cell. 342 113 4700, – (www.nev.it – Twitter: @nev_it – FB: @AgenziaNEV). #SinodoValdese

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In ricordo di Kofi Annan

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Kofi Annan, l’ex segretario generale dell’Onu, è morto in Svizzera a 80 anni dopo una breve malattia.
Diplomato nel 1957 al Collegio Metodista di Cape Coast, Premio Nobel per la Pace, nel 1998 è stato insignito anche del Methodist Peace Award per il suo impegno nel mantenere la pace tra i Paesi.

Si riporta di seguito il contributo del World Methodist Council. worldmethodistcouncil.org

Statement on the Death of Kofi Annan

The World Methodist Council (WMC) joined leaders from around the world to pay tribute to Kofi Annan, who died aged 80 after a brief illness.

Kofi Annan was the first sub-Saharan African to lead the United Nations (1997-2006). His deep commitment to justice, human rights and championing the fight against HIV and AIDS earned him the Nobel Peace Prize. In 1998, the WMC recognized his contribution and honored him with the Methodist Peace Award. Former WMC President, Dr. Francis Alguire recalls Kofi Annan’s acceptance speech at the ceremony in the Chapel of the United Methodist Women across from the United Nation in New York. He related a story about a teacher in a Methodist School in Ghana who held up a piece of paper and reminded them that while they were small dots in a great big world, there were many opportunities for them.

In 2012 Annan was appointed Chair of The Elders, a peace and advocacy group started by Nelson Mandela. Until the last, he was a tireless worker for peace. Last month, he attended an event to mark the 100th Birthday celebration of Nelson Mandela in Johannesburg and witness the first post Mugabe elections in Zimbabwe.

Ivan Abrahams, the General Secretary of the WMC said; “While Kofi Anan’s voice will be missed, he will continue to inspire us to build a more just world for all God’s people. Our thoughts and prayers are with the Annan family.”

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Sinodo valdese-metodista 2018. Domenica 26 agosto l’apertura a Torre Pellice (TO)

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Da www.nev.it del 21 agosto
La Vice Ministra agli Affari Esteri Emanuela Del Re alla consueta serata pubblica, quest’anno sul tema “Essere chiesa oggi in Europa”, lunedì 27 agosto ore 20.45. L’Assemblea sinodale, massimo organo decisionale dell’Unione delle chiese metodiste e valdesi, si chiude venerdì 31 agosto con l’elezione delle cariche amministrative

Si apre il 26 agosto a Torre Pellice (Torino), nelle “Valli valdesi” del Piemonte, l’annuale Sinodo delle chiese metodiste e valdesi. Alle 15.30 si tiene il tradizionale culto inaugurale, nel tempio di via Beckwith, con la predicazione del pastore Emanuele Fiume. Fino al 31 agosto, 180 deputati, pastori e “laici” in numero uguale, discuteranno sul ruolo della chiesa fra presenza pubblica e vita comunitaria. Altri temi all’ordine del giorno: bilancio sociale, diaconia fra servizio e predicazione, migrazioni e accoglienza, ecumenismo. Grande attesa per la presentazione della Ricerca Sociologica su Rispondenza e Statistiche Ecclesiastiche “Ri.So.R.S.E.”, commissionata dalla Tavola valdese e dal Comitato Permanente dell’Opera per le chiese evangeliche metodiste (OPCEMI).

Numerosi ospiti e autorità religiose e istituzionali, come ogni anno, stanno raggiungendo Torre Pellice dall’Italia e da diversi continenti. Fra gli altri, il vescovo di Lodi, mons. Maurizio Malvestiti per la CEI, don Cristiano Bettega, direttore dell’Ufficio nazionale ecumenismo e dialogo interreligioso (UNEDI), il presidente della Chiesa evangelica dell’Hessen-Nassau, Volker Jung, il vice presidente della Comunione mondiale delle chiese riformate (WCRC) per la regione africana, pastore Samuel Ayete-Nyampong, e la vice presidente del Consiglio mondiale metodista, Gillian M. Kingston.

La consueta serata pubblica del lunedì, in agenda il 27 agosto alle 20.45 presso il tempio di Torre Pellice, ha per titolo “Comunione, missione, giustizia: essere chiesa oggi in Europa” e vede la presenza della Vice Ministra agli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale Emanuela Del Re, dei sociologi Luigi Berzano e Paolo Naso, della pastora della chiesa valdese di Milano Daniela Di Carlo e del moderatore della Tavola valdese, pastore Eugenio Bernardini. “L’Europa ha bisogno di maggiore unità, maggiore collaborazione reciproca e maggiore solidarietà interna ed esterna ai confini europei. Per le chiese cristiane c’è molto da fare” ha dichiarato Bernardini in un’intervista rilasciata ieri.

L’Assemblea sinodale, il massimo organo decisionale dell’Unione delle chiese metodiste e valdesi, si chiude venerdì 31 agosto con l’elezione del moderatore e delle altre cariche amministrative.

L’Agenzia stampa NEV-notizie evangeliche sarà presente come Ufficio stampa del Sinodo sin da sabato 25 agosto presso la “Casa Valdese” di Torre Pellice, in via Beckwith 2, tel. 0121.950035 cell. 342 113 4700, – www.nev.it

#SinodoValdese

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Questa è una chiesa che accoglie

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Il Consiglio della Federazione delle chiese evangeliche in Italia approva un documento per dire no alla xenofobia. Ogni forma di razzismo è un’eresia teologica

Luca Maria Negro, presidente FCEI: come cristiani evangelici, siamo per l’accoglienza degli immigrati e dei rifugiati, per la tutela delle vite di chi fugge da guerre e persecuzioni attraversando il Mediterraneo, per l’integrazione

 

Roma, 8 agosto 2018 (NEV/CS27) – “Da mesi ascoltiamo parole violente e cariche di rancore nei confronti degli immigrati, che nel cuore dell’estate sono state seguite da gesti xenofobi e razzisti verso italiani con la pelle nera, richiedenti asilo, rom. Come cristiani evangelici riteniamo che il limite della tollerabilità di questo linguaggio e di questi atteggiamenti sia stato ampiamente superato e per questo abbiamo deciso di lanciare il messaggio chiaro e forte che noi non ci stiamo”.
Con queste parole il presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), pastore Luca Maria Negro, presenta il Manifesto per l’accoglienza approvato dal Consiglio FCEI.

“Anche se oggi è impopolare, affermiamo che noi evangelici siamo per l’accoglienza degli immigrati e dei rifugiati, per la tutela delle vite di chi fugge da guerre e persecuzioni attraversando il Mediterraneo, per l’integrazione. Lo facciamo – conclude il presidente della FCEI – con uno strumento semplice ma capillare quale un manifesto che speriamo possa essere affisso sul portone di ogni chiesa evangelica”.

“Ogni forma di razzismo è per noi un’eresia teologica” si legge nel documento, che si apre con alcune citazioni bibliche sull’accoglienza e sui diritti dello straniero. Il Manifesto per l’accoglienza prosegue poi con 8 punti in cui si ribadisce la falsa contrapposizione tra accoglienza degli immigrati e bisogni degli italiani, si sottolinea la buona pratica dei corridoi umanitari, si invita allo scambio interculturale nel quadro dei principi della Costituzione, alla protezione internazionale e alla tutela dei diritti, a un linguaggio rispettoso della dignità e a una presa di posizione contro xenofobia e razzismo, si denuncia l’esasperazione del dibattito pubblico sul tema delle migrazioni. Negli ultimi due punti, la FCEI fa appello alle chiese sorelle dell’Europa perché accolgano quote di richiedenti asilo e spingano i loro governi a promuovere politiche di condivisione dei flussi migratori in un quadro di solidarietà e responsabilità condivise, richiamando all’amore di Dio, che è più forte degli egoismi di individui e di nazioni.

leggi il  testo integrale del Manifesto per l’accoglienza

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